Febbraio 25, 2024 by admin

Presentazione di panicale

caratteristico paese medioevale in prov di Perugia

Panicale (PG), un incantevole borgo umbro nella provincia di Perugia, offre una vista spettacolare sul Lago Trasimeno grazie alla sua posizione panoramica collinare a 441 m slm. Questa pittoresca località' è caratterizzata da strade medievali disposte in un modello ovale concentrico. Nel cuore del paese e appena fuori dalla piazza principale, si trovano ottimi ristoranti, vini prelibati Hotel e appartamenti disponibili per i visitatori. Nelle immediate viconanze agriturimo e b&b.

Ecco alcune  informazioni sintetiche ma interessanti su Panicale:
Adagiata sul versante est dei monte Petrarvella (641 m slm), la collina dove sorge Panicale (PG) è definita come la più bella terrazza naturate sul Lago Trasimeno. Panicale offre al visitatore bellezze naturalistiche e testimonianze storico-monumentali e panorami che definire unici non è un'esagerazione. I dati storici ci testimoniano che i primi nuclei abitativi risalgono probabilmente al II millennio a.C. Nei corso dei secoli si sono avvicendate popolazioni indoeuropee, umbre, etruschi e romani che hanno ogni volta mutato l'aspetto della città fino al 1400 quando dopo gli ultimi assedi e relative devastazioni ne determinarono l'aspetto che ancora oggi si può ammirare. Per molto tempo Panicale ha legato le sue vicende a quelle di Perugia, ne è testimonianza lo stemma araldico che porta accanto al simbolo del Castello (una torre con spighe di panico) il grifo perugino il cui uso venne concesso da Perugia in occasione della liberazone della stessa a opera del condottiero di ventura Boldrino la cui casa natale la troviamo ancora oggi in Piazza San. Michele di fronte alla Collegiata. Nel 1316 Panicale, acquistata la sua autonomia, fu tra i primi comuni a dotarsi di un proprio statuto che venne redatto dapprima in latino dal notaio Pietro di Vannuccio e successivamente tradotto in volgare nel 1484, per una maggiore comprensione e divulgazione. II Rinascimento è per Panicele un periodo di sviluppo economico, urbanistico ed artistico, che vede la realizzazione di opere d'arte di notevole pregio grazie a presenze come il Perugino ed i suoi allievi, Definita “terrà insigne" nel 1543. dal Pontefice Paolo III, è oggi uno dei piccoli borghi italiani più attraenti e inserito nel Club dei "Borghi più belli d'Italia" e "Bandiera Arancione" per la conservazione del paesaggio storico e artistico .
L'Etimologia del nome Panicale è da ricercare in vari significati: dal più verosimile "Luogo dove ardono are al dio Pan" (Pani calet), al poetico "dove tutto è bello" (Pan Kalon), per finire con il significato esplicitato anche nello stemma “luogo dove si coltiva il panico" (par colis). Dal punto di vista urbanistico conserva ancora la struttura tipica di castello medioevale, un tempo circondato da fossati che ne rendeva più arduo l'assalto alle mura fortificate, con due ingressi alla cinta muraria verso Perugia e verso Firenze; con le sue tre piazze inglobate a vari livelli in un giro di ellissi concentriche.
La prima tappa per visitare il centro storico di Panicale, è sicuramente la Chiesa di S. Sebastiano, che conserva all'interno il bellissimo affresco del Perugino “Il martirio di S. Sebastiano" (1505). L'opera occupa l'intera parete in fondo alla Chiesa e colpisce il visitatore appena varca la soglia di ingresso per la sua bellezza oggettiva e leggerezza. Questo affresco è uno dei tesori della chiesa e rappresenta la storia del martirio di San Sebastiano, un soldato romano che subì atroci torture per la sua fede cristiana Lo stesso paesaggio appena ammirato fuori dalla chiesa in direzione del Lago Trasimeno è riprodotto in tutta la sua eleganza come fondale per quella che molti definiscono la "danza degli arcieri" intorno al Santo. Nella stessa chiesa è conservato un affresco raffigurante la Madonna in trono, attribuito allo Spagna, proveniente dalla Chiesa di S. Agostino.
I volti dei personaggi illustri della storia di Panicale. si possono scoprire visitando la Pinacoteca raccolta nello stanze del palazzo municipale: 31 tele ritraggono uomini di culto, di chiesa, valorosi combattenti e letterati. Questa collezione prende il nome da Francesco Mariottini che la commissionò nella seconda metà dei 700. Il feroce Boldrino, il gesuita Virgilio Ceppari, il famoso Masolino, lo stesso Mariottini sembrano osservare tutto ciò che accade nelle stanze dei palazzo.
Terminata la visita alla pinacoteca, usciti dal palazzo municipale, a destra sì entra all'interno delle mura urbiche da Porta Perugina. Quì è la fontana del 1473, in travertino ad attirare subito la vostra attenzione, questa era l'antica cisterna del paese, che si estende fin sotto tutta la piazza per quasi la metà della superficie; si coglie contemporaneamente il retro dell'imponente Collegiata dedicata a San Michele Arcangelo. La Chiesa, risalente al secolo XI, si presenta al suo interno in una veste tipicamento barocca. Nell'abside si ammira "LAnnunciazione" affresco attribuito a Tommasino Fini detto Masolino (1383-1447). In fondo a sinistra la tavola di Giovan Battista Caporali (1476 -1560; allievo dei Perugino, “L'Adorazione dei pastori",(1519). Da notare l’organo Moretoni (1835), restaurato in occasione del Giubileo 2000. Altre tre tale impreziosiscono la Chiesa: la tela de "L'Ultima cena" ; (autore ignoto- fine secolo XVIII), la "Crocefissione fra Sant'lgnazio di Lojola. San Filippo Apostolo, San. Francesco Saverio e San Girolamo" attribuita a Bartolomeo Barbiani (1640), e il "San Pellegrino" di Tommaso Maria Conca, noto esponente del Neoclassicismo romano.
Di fronte alla Collegiata, si trova la dimora che un tempo fu del valoroso capitano di ventura Giacomo Panari detto Boldrino da Panicale (1331-1391) "fausto agli amici, infausto ai nemici".
Oltrepassata la famosa dimora, si sale verso ii punto più alto del paese. Piazza Masolino, dove domina il palazzo del Podestà dei XIV sec. Di stile gotico-lombardo, opera dei maestri comacini, il palazzo custodisce l'archivio storico e quello notarile del Comune, con atti risalenti ai 1312. Il palazzo non è aperto al pubblico, ma l'archivio è consultabile da studiosi e appassionati di storia che ne facciano preveniva richiesta presso gli uffici del Comune.
Scendendo attraverso le strette  viuzze del centro storico del paese, si arriva velocemente al Teatro storico intitolato a Cesare Caporali  (illustre poesta italiano del '600), sorto tra il XVII e il XVIII secolo e ricostruito poi dall'architetto Caproni nel 1858. Fa parte del patrimonio pubblico comunale ed è stato restaurato nel 1994. Uno dei più piccolì teatri umbri,con 154 posti, struttura in legno decorato a stucchi, conserva, ancora il sipario dipinto nel 1859 da Mariano Piervittori (anch'esso recentemente restaurato) che raffigura la consegna delle chiavi di Perugia a Boldrino Paneri.
Da qui si prosegue verso Porta fiorentina (opposta ripsetto a Porta perugina), si passa sotto un possente arco in pietra che doveva contenere il ponte levatoio di accesso al castello. Usciti dalle mura urbiche e attraversata la piazza, si giunge alla Chiesa di S. Agostino (XVI). dal 2001 adibita a Museo del ricamo a mano su tulle, intitolato ad Anita Belleschi Grifoni. Al suo interno resti di antichi afreschi attribuiti alla scuola del Perugino e il pregevole altare in pietra serena di Giambattista di Cristoforo da Cortona (1513) fanno da cornice ai numerosi manufatti ricamati, tipici esempi di "Ars Panicalensis". Il ricamo a mano su tulle riportato in vita agli inizi del '900. da Anita Belleschi Grifoni, fu esportato oltre i confini regionali e nazionali. Oggi la tecnica di ricamo tipica del luogo, dopo un lungo periodo di quasi totale abbandono è stata nuovamente valorizzata e riproposta agli appassionati e cultori di questa tecnica molto apprezzata per la bellezza, leggerezza dei disegni e varietà dei punti di ricamo.
Poco distante dalla Chiesa di S. Agostino, prendendo Via Roma incontriamo un' altra chiesa da visitare. La chiesa della della Madonna della Sbarra, collocata dove anticamente sorgeva il casello daziano. Costruita nel 1600 per volere del Comune, la chiesa è suddivisa al suo interno in tre navate, con cinque altari. L'altare maggiore è caratterizzato da quattro imponenti angeli dorati, che fanno da pilastri alla struttura architettonica. Al piano superiore l'antico romitorio ospita una raccolta di aggetti e paramenti sacri (dal XVII ai XIX sec.) suddivisi in vetrine a rappresentare momenti detta liturgia e della fede.
Nel territorio comunale, Tavernelle, la frazione più popolosa del comune, può essere definita come il cuore economico, produttivo e commerciale. Da vedere la fontana dal Leone, recentemente restaurata e la grande piazza centrale. A pochi chilometri da Panicale, un'altra testimonianza del fecondo periodo rinascimentale è il Santuario dalla Madonna di Mangiovino, da sempre mèta di pellegrinaggi. Nato intorno ad un'edicola, il ricco complesso visibile oggi, consacrato nei 1646, vide l'intervento di numerosi artisti di talento durante il Rinascimento e il Manierismo. Mentre la storiografia ottocentesca attribuisce al Bramante il progetto architettonico del Santuario, altri documenti conservati presso la Biblioteca Augusta di Perugia, attesterebbero che fu Rocco da Vicenza l'architetto che Io ideò. All'interno opere di grandi artisti quali Nicolò Circignani, Giovanni Wraghe. Hendrich Van den Broeck. Il Santuario delle Grondici a circa 10 km da Panicale, offre un magnifico panorama sulle vallate circostanti. La chiesa custodisce un'immagine che raffigura la Vergine e il Bambino fra ì santi Sebastiano e Rocco dipinta su tela nel 1495 da Gregorio Gregari detto il Teutonico.
Per i turisti da segnalare oltre alla numerose strutture di ricettive (Hotel, Agrutursimo,B&B, ottimi ristoranti) presenti in loco, il centro sportivo di Tavernelle in località Colonnetta con il centro natatorio intercomunale dotato di piscina per il nuoto libero, per bambini e tuffi (profondità 5 m). A soli 200 m dal centro storico per gli appassionati di camper è presente un'area attrezzata con 8 piazzole e relativi servizi, al momento gratuita. (Testo tratto, rielaborato e aggiornato dal pieghevole "Panicale i luoghi e la storia"  a cura del Comune di Panicale)

   
Ricami esposti al museo del ricamo su tulle di Panicale