Marzo 14,2024 by admin

PANICALE - LA STORIA in generale

LE ORIGINI, IL MEDIOEVO - IL RINASCIMENTO
Panicale centro storico

Le origini di Panicale si perdono nella notte dei tempi, infatti la sua posizione estremamente strategica sia da un punto di vista ambitale ( lontano dalle paludi delle pianure) militare e polito ha fatto si che le popolazioni locali, anche le piu antiche abbiano scelto il crinale est del Monte Petrarvella quale luogo per insediarsi e vivere.

I primi nuclei abitativi risalgono probabilmente al II^ millennio a.C. Nel corso dei secoli si sono avvicendate popolazioni indoeuropee, umbre, etrusche e romane che hanno piu' volte mutato l'aspetto della citta'. Per molto tempo Panicale ha legato le sue vicende a quelle di Perugia, ne e' testimonianza lo stemma araldico che porta accanto al simbolo del Castello (una torre con spighe di pani'co il grifo perugino. La prima compilazione di uno statuto comunale risale al 1316, redatto in latino dal notaio Pietro di Vannuccio e tradotto poi in volgare nel 1484, per una maggiore divulgazione. Il Rinascimento e' per Panicale un periodo di sviluppo economico, urbanistico ed artistico, che vede la realizzazione di opere d'arte di notevole pregio, grazie a presenze come il Perugino ed i suoi allievi. Definita "terra insigne" nel 1543, dal Pontefice Paolo III, e' oggi uno dei piccoli borghi italiani piu' attraenti.
Vari i significati attribuiti al suo nome: dal piu' verosimile "Luogo dove ardono are al dio Pan" (Pani calet), al poetico "dove tutto e' bello" (Pan Kalon), per finire con il significato esplicitato anche nello stemma "luogo dove si coltiva il pani'co" (pan colis).
Panicale c
onserva ancora la struttura tipica di castello medioevale, un tempo circondato da due fossati, con i due ingressi verso Perugia e verso Firenze; con le sue tre piazze inglobate in un giro di ellissi concentriche.

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Luglio  15, 2020 by admin

PANICALE - LA STORIA nel dettaglio

LE ORIGINI, IL MEDIOEVO - IL RINASCIMENTO
edoardo farnese      immagine storica panicale

Uno tra gli eventi storici che merita di essere ricordato e che  interesso' il castello di Panicale lo troviamo nel libro MEMORIE ISTORICHE di PANICALE  TERRA ETRUSCO-UMBRA scritto da Gustavo Grifoni nel 1918 e ristampato nell'anno 2000 per iniziativa dell'Associazione PAN KALON e con la collaborazione dell'Amministraizone Comunale, Sindaco Dott. Daniele Orlandi.
I fatti a cui si fa riferimento acceddero nell'anno 1632 quando il Duca Odoardo Farnese a seguito di questioni sorte tra lui e il  Papa, avvio' una campagna militare contro le terre pontificie. Dopo aver  invaso la Romagna  entro in Umbria e quindi anche nella valle del Trasimeno occupando per primo Castiglione del Lago le cui milizie, comandate da Fulvio della Corgna, non opposero alcuna resistenza, la stessa cosa  fece il supremo duce papale Federio Savelli che non si mosse dal castello di Montalera, anzi si rifugio' a Perugia.
Il 2 ottobre 1632 il Duca Edoardo Farnese dopo aver invaso il chiugino, con la sua cavalleria si diresse verso Paciano, Panicale e Piegaro. Disorietati dalla velocissima e inaspetta invasione i panicalesi non opposero particolare resistenza e fecero entrare all'interno delle mura del castello il duca Edorado con le sue truppe magari sperando di evitare guai peggiori. Purtropo le speranze dei panicalesi  si dimostrarrono vane perche' i soldati del Farnese galvanizzati dalla facile conquista e sentendosi padroni attuarono ogni sorta di angheria nei confronti dei castellani appropiandosi di tutto quello che piu' gli piaceva, razziavano, si ubriacavano e non evitarono certo atteggiamneti e azioni oltraggiose verso le donne del castello. Proprio questi atteggiamenti nei confronti dei panicalesi porto' al verificarsi di alcuni scontri e uccisioni dei soldati oppressori. Il Farnese venuto a conoscenza dei fatti ordino che il castello di Panicale fosse messo a fuoco.
Il caso volle che in questo stesso tempo il Farnese si era ammalato e dovette ricorrere alle cure di un giovane medico, il Dott. Carlo Sperelli di Panicale, che nonostante la giovane eta' (30 anni appena) risultava essere un valente medico molto ricercato nella zona per le sue capacita'. Fortunatamente il Dott. Sperelli riusci' a guarire il duca. Questi, riconoscente verso il giovane medico, attratto dalle sua buone maniere e dalla sua dottrina e convinto dalle suppliche del giovane affiche' risparmiasse il castello dalla distruzione, ordino' che nell'incendio di Panicale si risparmiassero la Chiesa Collegiata, l'archivio e la casa Sperelli. Alla fine solo un terzo delle case venne bruciato . In qull'occasione Panicale venne salvato proprio grazie a questo giovane medico Sperelli.

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Luglio 15, 2020 by admin

PANICALE - LA STORIA-eventi

LE ORIGINI, IL MEDIOEVO - IL RINASCIMENTO
collina di panicale

L'ACQUEDOTTO PUBBLICO DI PANICALE:  Panicale, data la sua posizione collinare ha da sempre sofferto la disponibilita' di acqua potabile. Nei primi anni del 1900 dopo innumerevoli contrasti politici venne deliberata dall'allora Amministrazione Comunale la costruzione di un acquedotto. L'opera progettata dall'Ig. Bencivegna costo' alla comunita' di Panicale la notevole somma di Lire 40.000.
L'opera si realizzo sotto l'Amministrazione imparziale di Allerame Gambioli, che per l'imparzialita' appunto del suo carattere si fece nemici i compaesani tavernellesi tanto che alle succesisve elezioni non venne eletto nemmeno come consigliere. L'acquedotto venne ultimato nel 1903 e il 6 Agosto di quell'anno fu inaugurato alla presenza delle maggiori autorita' dell'epoca. Inutile dire che l'opera venne molto apprezzata dai panicalesi ma purtroppo fu causa di  invidie e contrasti con le frazioni vicine che ne erano sprovviste.
Dopo sette anni dalla sua realizzazione, un poco accorto Sindaco cedette parte dell'acquedotto a privati, tutto questo a seguito delle pressioni esercitate dai consiglieri delle frazioni vicine. (Notizie tratte da MEMORIE ISTORICHE di PANICALE  TERRA ETRUSCO-UMBRA scritto da Gustavo Grifoni stampa originale  del 1918)

 

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