16 Marzo 2024 by admin

Castello di Montalera a Panicale

PANICALE, storia

Alla porte del borgo di Casalini, a 7 Km da Panicale troviamo la villa-castello di Montalera, è situata sopra un colle a 350 m slm in posizione panoramica dove dal cortile interno si apre una splendida vista sul Lago Trasimeno.
Sui versanti che si affacciano a sud del lago, un fitto bosco di elci e querce si estendono quasi a protezione delle mura fortificate. L’impianto è racchiuso entro una cinta bastionata, con torri merlate, su una struttura difensiva medievale ed è composto dal palazzo, da una cappella, dalla limonaia e da altri annessi, costruiti in epoche diverse .

 

CASTELLO DI MONTALERA (XVI° sec.) La forma della cinta segue la naturale morfologia della sommità del colle, disegnando un esagono con due lati più lunghi (sul versante sud-occidentale) e quattro più brevi (sul versante nord-orientale, verso Perugia), difesi da bastioni e salienti, Il perimetro è di oltre 300 metri ed in alcuni tratti la cortina muraria supera i dieci metri: sono ancora visibili resti del fossato e del ponte levatoio. Nel rispetto delle realizzazioni cinquecentesche le mura sono a scarpa per gran parte dell’altezza, racchiudono il terrapieno e sono di grande spessore per poter sopportare i colpi di cannone; le uniche aperture sono costituite da feritoie orizzontali donde bersagliare gli assedianti. L’ingresso alla fortezza avviene attraverso un arco bugnato che immette alla corte interna dopo aver percorso una galleria ed una breve rampa.
Tra i vari edifici addossati alla cinta muraria, la mole maggiore è data dal maschio, a pianta rettangolare, con finestre ogivali, in parte murate, e bucature difensive. Il torrione medievale, “donjon”, è l’elemento meglio conservato dell’impianto primitivo. Il palazzo residenziale è disposto di fianco al “donjon”, con una lunga e bassa facciata ad L, risultante dalle svariate modifiche succedutesi nel tempo. Dell’impianto cinquecentesco, restano le finestre rinascimentali che si aprono sulla facciata posteriore, verso il giardino di tramontana. Il palazzo all’interno presenta un fronte molto frastagliato essendo il risultato di ampliamenti avvenuti in epoche diverse. Il giardino è attualmente di gusto romantico con fontane, alberature secolari ed aiuole sinuose. Originariamente il giardino era diviso in sei aiuole dal viale principale e da due secondari, queste erano bordate da siepi di bosso squadrate e vasi di agrumi negli angoli. Nel bastione settentrionale era situato il giardino del labirinto, con un ninfeo; un altro piccolo giardino, senza i disegni delle aiuole, era posto dietro al palazzo ed era diviso dal primo dalla limonaia. Ulteriori giardini senza disegno di aiuole erano all’esterno della cinta, dal bastione meridionale a quello settentrionale ed antistanti l’ingresso. Il castello fu probabilmente costruito nel XII secolo. (Sotto, vista panoramica  dal Castello di Montalera, il lago Trasimeno e verso la Toscana)

Tramonto dal Castello di Montalera-Panicale (PG)      Preparazione torta di pasqua
Nel 1200 apparteneva a Giacomo ed Andrea Montemelini. Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1393 fu acquisito da Biordo Michelotti come acconto per la riconquista di Castiglione del Lago. Nel 1416, ne entrò in possesso la famiglia degli Oddi che lo tenne fino al 1488, quando venne cacciata dai Baglioni. Leone X ne legittimò il possesso a Braccio II Baglioni che nel 1534 eseguì numerosi e significativi lavori su progetto di Antonio da Sangallo il giovane: la fortezza divenne così una delle strutture militari di concezione più moderna del territorio perugino.
Nel 1535 il castello fu requisito e solo nel 1552 Carlo II Baglioni ne rientrò in possesso e completò i lavori di costruzione della cittadella. Nel 1600, Montalera passò ai potenti duchi della Corgna che lo possedettero fino al 1643; un ventennio dopo, fu acquistato dal cardinale senese Francesco Cennini. Con l’estinzione dell’asse ereditario maschile pervenne, nell’Ottocento, alla marchesa Eleonora Cennini, moglie del conte perugino Cesare Montesperelli.
L’intero impianto fu reso più confortevole, venne costruita la cappella in stile neoclassico ed intorno alla metà del secolo vennero rialzate le cortine medievali, ampliata la limonaia, costruiti gli edifici sul bastione meridionale e la torre loggiata sovrastante l’ingresso. La fortezza assunse così l’aspetto di un sontuoso palazzo. Gli eredi Montesperelli lo rivendettero, nel 1873, a cavaliere Ferdinando Cesaroni, dal quale lo acquistò il conte Agostino Oddi Baglioni, nel 1912, che trasformò la tenuta in una delle aziende agricole più importanti della zona. Nel 1970 fu venduto all’architetto Aladino Minciaroni di Roma che ne ha curato per anni il restauro. (Residenza privata non visitabile)

10 MAGGIO 2020 FOTOVIDEO DI PANICALE